Crociera nell'infinito, di Van Vogt. La nascita del connettivismo che ci salverà dall'assoluto inganno. Gian Berra forse già 2014...
La trama è la solita: un gruppo di eroi viene mandato in esplorazione, come altri, su uno spicchio di spazio. Il comando centrale della flotta imperiale si è accorto che poche navi ritornano indietro, dati i pericoli e le incognite che incontrano. Allora fanno un esperimento nuovo: Mettono, in segreto, tra i membri dell'equipaggio, un tecnico di una nuova disciplina: Il connettivismo.
Si tratta di una nuova “scienza”, la scienza delle scienze. Dare ad una persona la conoscenza “essenziale” di molte branche della scienza, con un controllo strategico-psicologico dell'insieme, con l'allenamento a gestire le situazioni “al di fuori del coinvolgimento emotivo alle stesse”. Il tecnico in questione dovrà lavorare a lungo per difendere l'equipaggio dai pericoli che incontreranno... ma anche si accorgerà che i pericoli peggiori si nascondono proprio dentro le anime dell'equipaggio,... e nella sua. Van Vogt è uno dei migliori scrittori di fantascienza di quel periodo iniziato appena dopo la seconda guerra mondiale.
Gian Berra
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