mercoledì 22 gennaio 2014

Crociera nell'infinito, di Van Vogt. La nascita del connettivismo che ci salverà dall'assoluto inganno. Gian Berra 2014





Crociera nell'infinito, di Van Vogt. La nascita del connettivismo che ci salverà dall'assoluto inganno. Gian Berra forse già 2014...


Crociera nell'infinito, di Van Vogt. Ho letto il libro per la prima volta nel 1965 (facevo le scuole superiori a Montebelluna). Malgrado lo stile di scrittura un po' datato, è ancora bel leggibile. Si può trovare ancora nel posto che i più fortunati sanno esplorare.
La trama è la solita: un gruppo di eroi viene mandato in esplorazione, come altri, su uno spicchio di spazio. Il comando centrale della flotta imperiale si è accorto che poche navi ritornano indietro, dati i pericoli e le incognite che incontrano. Allora fanno un esperimento nuovo: Mettono, in segreto, tra i membri dell'equipaggio, un tecnico di una nuova disciplina: Il connettivismo.
Si tratta di una nuova “scienza”, la scienza delle scienze. Dare ad una persona la conoscenza “essenziale” di molte branche della scienza, con un controllo strategico-psicologico dell'insieme, con l'allenamento a gestire le situazioni “al di fuori del coinvolgimento emotivo alle stesse”. Il tecnico in questione dovrà lavorare a lungo per difendere l'equipaggio dai pericoli che incontreranno... ma anche si accorgerà che i pericoli peggiori si nascondono proprio dentro le anime dell'equipaggio,... e nella sua. Van Vogt è uno dei migliori scrittori di fantascienza di quel periodo iniziato appena dopo la seconda guerra mondiale.
Gian Berra






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