Strategia minimale, minimal magic
Gian Berra: l'ultimo
dipinto di informale barocco 2009 in minimal magic
Nel 2009, Gian Berra, dopo
aver dipinto circa 100 opere di informale barocco, chiuse questa
serie con un ultimo dipinto RED CHINA che riassume tutto il
contenuto emozionale della ricerca. Una opera che conteneva in
sintesi un percorso di sperimentazione che ora viene pubblicata e
raccontata nelle varie fasi. Minimal magic.
Gian Berra: the last
painting of informal Baroque 2009, minimal magic
In 2009, Gian Berra, after
having painted about 100 works of Baroque informal, closed the series
with a final painting RED CHINA that sums up all the emotional
content of the research. A work which contained a summary of an
experimental path that is now being published and told in various
stages. Minimal magic.
Totem nothing
Nothing at all. Just as it
is.
Represented in "nothing"
to be or exist.
Void in nothing.
Safe haven.
Gian Berra
Totem nulla
Niente di niente.
Semplicemente come è.
Rappresenta in "niente"
di essere o esistere.
Vuoto nel niente.
Rifugio sicuro.
Gian Berra
Red
China, ritaglio 1 : Assoluto
Questo
è il ritaglio 1 del quadro Red China. Splende il campo di alluminio
cromato che ruba gli occhi. Esso é lievemente inclinato come per
allontanare un equilibrio assoluto. La mentalità occidentale ritiene
necessaria la sicurezza di possedere di un equilibrio, ma ciò è la
sua debolezza assoluta. La mentalità occidentale non ha una
sicurezza, perché ritiene necessario un punto di partenza, e anche
essa desidera un punto di arrivo. La mentalità occidentale vive
correndo in cerca di auto realizzazione, ma non ha mete perchè ha
delegato ad un concetto assoluto il suo sogno.
La
mentalità della civiltà orientale (cinese) non concepisce concetti
assoluti definiti. La civiltà cinese costruisce la sua sicurezza sul
concreto di ogni attimo.
Essa
cambia il suo orientamento seguendo gli istinti e l'esperienza.
La
civiltà cinese ama lo sfondo di colore rosso, che indica la forza
vitale completa di ogni suo aspetto, nessuno escluso.
La
civiltà cinese ama le linee oblique perché indicano vitalità e
movimento ( gli occidentali temono di perdere il contatto con la
sicurezza).
Una
linea nera spezzata disturba l'equilibrio, lo fa con arroganza perché
è nel suo diritto. Fili di luce determinano i confini degli elementi
figurativi, ma lo fanno senza sicurezza, perché ogni punto fermo è
una illusione.
Per
la mentalità cinese le illusioni sono un gioco. Per la mentalità
occidentale le illusioni sono schiavitù e sono strumenti per guidare
le coscienze verso la follia.
Immagine completa del
quadro Red China con i suoi territori:
https://www.facebook.com/998592530210695/photos/a.1003214383081843.1073741829.998592530210695/1004321642971117/?type=3&theater
Red China, cutout 1,
Absolute
This is the first crop of
the picture Red China. Shining chrome aluminum field that the eyes
steals. It is slightly tilted as if to ward off an absolute balance.
The security Western mind considers it necessary to have a balance,
but this is its absolute weakness. The Western mind has no security,
because it believes need a starting point, and it also wants an end
point. The Western mind lives running in search of self-realization,
but no goal because delegated to an absolute concept his dream.
The mentality of the
eastern civilizations (Chinese) does not conceive defined absolute
concepts. Chinese civilization builds its security on the concrete of
each moment.
It changes its orientation
following the instincts and experience.
Chinese civilization loves
the red background, indicating the complete life force of every
aspect, without exception.
Chinese civilization loves
the oblique lines that indicate vitality and movement (Westerners
fear of losing touch with the security).
A black broken line
disturbs the balance, it does so with arrogance because it is within
his rights. light strands determine the boundaries of the figurative
elements, but they do so without security, because every milestone is
an illusion.
For the Chinese mentality
illusions are a game. To the Western mind illusions they are slavery
and have instruments to guide the consciences towards madness.
Full image of Red China
framework with its territories:
Red
China, minimal magic 2: il senso di colpa
Ecco
il ritaglio 2 di Red China in Minimal magic
La
linea del cammino è chiara come un serpente scuro già tracciato.
Basta seguirla anche perché è comodo. Sembra fermarsi in un luogo
innaturale di metallo che luccica
Red
China, minimal magic 2
Ecco
il ritaglio 2 di Red China in Minimal magic
La
linea del cammino è chiara come un serpente scuro già tracciato.
Basta seguirla anche perché è comodo. Sembra fermarsi in un luogo
innaturale di metallo che luccica. Attira l'attenzione, ma solo per
un attimo, perché cola un po' di sofferenza lungo quel cammino.
Un
occidentale a questo punto guarderebbe alla sua sofferenza patita e
ne ricaverebbe malinconia, autocompiacimento o rabbia ( un islamico
solo rabbia e frustrazione ).
Ma
per la sensibilità di un cinese ( civiltà della Cina ) il percorso
non dona importanza eccessiva a tali emozioni. Ci sono, esistono, ma
è più importante osservare il campo rosso che sostiene il cammino.
Non solo: Si sviluppano territori gialli frammentati appena attorno
al territorio di lucente alluminio.
Per
di più la mentalità orientale cinese osserva con interesse il
percorso verticale quasi trasparente che attraversa la zona di
alluminio.
Per
lui è una zona interessante perché gli propone mille alternative,
malgrado mille ostacoli che la attraversano.
Nella
civiltà occidentale gli ostacoli vengono usati e affrontati per
sfuggire i pesi dell'anima e per imboccare strade con entusiasmo, che
nascondono il disagio del senso di colpa indotto, ( per un islamico
vengono scartati, oppure sostituiti da altri percorsi già tracciati
da altri ).
Per
un appartenente alla civiltà cinese o giapponese gli ostacoli
generano curiosità, ma non immediata azione. Essi fanno
semplicemente parte della vita, e vissuti.
Red
China, minimal magic 2
Here
cropping 2 of Red China in Minimal magic
The
line of the road is as clear as a dark snake already mapped. Just
follow it because it is convenient. It seems to stand in an unnatural
place from metal that glitters. Attracts attention, but only for a
moment, because cola a little 'suffering on that journey.
A
West at this point would look to his past pain and would procure
melancholy, complacency or anger (an Islamic only anger and
frustration).
But
for the sensitivity of a Chinese (Chinese civilization) the course
does not give too much importance to such emotions. There are, there
are, but it is more important to observe the red field that sustains
the journey. Not only that: They develop yellow territories
fragmented just around the shiny aluminum territory.
Moreover
the Chinese oriental mentality observes with interest the almost
transparent vertical path that runs through the aluminum area.
For
him it is an interesting area because it offers him a thousand
alternatives, despite a thousand obstacles that cross.
In
Western civilization obstacles are used and addressed to escape the
soul weights and take roads with enthusiasm, which hide the
discomfort of guilt induced, (for a Muslim are discarded, or replaced
by other already traced by other routes) .
For
a member of the Chinese or Japanese civilization obstacles generate
curiosity, but no immediate action. They are simply part of life, and
lived.
Red
China, minimal magic 3
Red
China, minimal magic 3: La Paura
Ecco
il ritaglio 3 di Red China in Minimal magic.
Ecco
la strada, la via da percorrere perché è la sola che abbiamo a
disposizione in questo attimo di vita. Noi nel percorrerla pensiamo
che essa sia la sola … e camminando noi ci sentiamo sicuri. Come
il pensiero occidentale esamina il suo cammino?
Il
pensiero occidentale conosce i suoi limiti ma anche li nasconde a sé
stesso. La mentalità assoluta occidentale non ammette errori non
previsti, non ammette la sua debolezza. Il pensiero occidentale non
ammette la Paura; esso ha paura della Paura. Il timore del pensiero
occidentale è che anche la Paura sia assoluta.
La
Paura come concetto assoluto non può essere dominata, ne esaminata,
ne accettata. La Paura non ha una immagine, non può averla perché è
assoluta e contiene tutte le immagini possibili.
La
Pura è indefinibile.
Per
il pensiero occidentale la Paura ha il valore malefico e assoluto del
Male.
Il
pensiero occidentale non può conoscere il Male, perché è il valore
inverso del Bene. Il pensiero occidentale pensa di conoscere il
Bene, ma lo confonde con i suoi interessi e con le sue idee e
ideologie.
Le
idee e le ideologie, e le religioni su cui fa affidamento il pensiero
occidentale sono la rappresentazione dei suoi desideri e delle sue
paure.
Ma
essi non hanno il potere di creare relazioni con i concetti assoluti
che creano tali concetti.
Il
pensiero occidentale è cieco.
Il
pensiero cinese rappresenta la Paura con infinite immagini con cui
parlare in infiniti modi. Il pensiero cinese può temere la Paura, ma
sa anche farsela amica e ingannarla o lusingarla. Per esso la Paura
ha un valore grande, ma mai assoluto. Per il pensiero cinese esiste
sempre una via di fuga o una alternativa.
Una
strada conosciuta può essere ripensata e corretta e il cammino può
continuare. Tutto è relativo.
Così
nel ritaglio 3 il cammino scuro passa attraverso tante prospettive
colorate e poi si dirama in una deviazione che genera angoscia.
E'
la sfida che la cultura cinese vince alla grande sulla cultura
occidentale.
https://www.facebook.com/998592530210695/photos/a.1003214383081843.1073741829.998592530210695/1004321642971117/?type=3&theater
Gian
Berra 2016
Red
China, minimal magic 3: The Fear
Here
cropping 3 of Red China in Minimal magic.
This
is the path, the way to go because it is the only one available to us
in this moment of life. We follow it in we think that it is the only
... and walking us feel safe. As Western thinking examines his path?
Western
thought knows his limits but also hides them himself. The western
mentality does not admit absolute unexpected errors, he does not
admit his weakness. Western thought does not admit Fear; it is afraid
of Fear. The fear of Western thought is that the fear is absolute.
Fear
as an absolute concept can not be dominated, they examined, he
accepted. Fear does not have an image, it can not have it because it
is absolute and contains all possible images.
The
Pura is indefinable.
To
Western thinking Fear has the evil and absolute value of Evil.
Western
thought can not know the evil, because it is the inverse value of
Good. Western thought think you know the Good, but confuses him with
his interests and his ideas and ideologies.
Ideas
and ideologies, and religions on which relies on Western thought is
the representation of his desires and his fears.
But
they do not have the power to create relationships with absolute
concepts that create these concepts.
Western
thought is blind.
Chinese
thought is the Fear with endless images to talk in endless ways.
Chinese thought may fear the Fear, but also knows how to have it
friend and deceive or flatter her. Fear for it has great value, but
never absolute. For Chinese thought there is always an escape route
or an alternative.
A
road known can be rethought and correct and the path may continue.
Everything is relative.
So
in the cutout 3 dark path goes through many colorful perspectives and
then branches out into a detour that generates anxiety.
And
'the challenge that Chinese culture wins big on Western culture.
Gian
Berra 2016
1 commento:
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